I ricercatori del NavSAS, gruppo di ricerca congiunto del Politecnico di Torino e dell’Istituto Superiore Mario Boella (ente strumentale della Compagnia di San Paolo), sono stati tra i primi al mondo a provare il funzionamento del sistema di posizionamento Galileo
Torino, 13 Marzo 2013 – La notizia arriva dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA): i quattro satelliti che costituiscono il nucleo del sistema di radionavigazione satellitare europeo Galileo trasmettono da ieri un segnale valido che permette di utilizzarli per il posizionamento.
Una prova fondamentale della sua operatività è arrivata dal team NavSAS (Navigation Signal Analysis and Simulation), gruppo di ricerca congiunto del Politecnico di Torino e dell’Istituto Superiore Mario Boella, che ieri è stato tra i primi al mondo in grado di calcolare la posizione basandosi unicamente sui satelliti Galileo, pochi minuti dopo l’inizio della trasmissione di un segnale valido. Il risultato del gruppo NavSAS è stato ripreso anche dalla testata americana GPSWorld che ha diffuso la notizia in tutto il mondo.
Una prova fondamentale della sua operatività è arrivata dal team NavSAS (Navigation Signal Analysis and Simulation), gruppo di ricerca congiunto del Politecnico di Torino e dell’Istituto Superiore Mario Boella, che ieri è stato tra i primi al mondo in grado di calcolare la posizione basandosi unicamente sui satelliti Galileo, pochi minuti dopo l’inizio della trasmissione di un segnale valido. Il risultato del gruppo NavSAS è stato ripreso anche dalla testata americana GPSWorld che ha diffuso la notizia in tutto il mondo.
Da ieri il sistema Galileo è effettivamente funzionante e può essere utilizzato per calcolare una posizione sulla superficie terrestre, al posto del sistema americano GPS.
Dal 21 ottobre 2011 i primi due satelliti operativi di Galileo sono in orbita e già un anno fa il gruppo NavSAS aveva ricevuto i loro primi segnali, dimostrando di essere pronti grazie alle tecnologie studiate presso i propri laboratori ad utilizzare Galileo per la localizzazione, come è stato dimostrato ieri, non appena sono stati disponibili i segnali validi di 4 satelliti, che sono il numero minimo di segnali necessari per poter calcolare la propria posizione.
Il Politecnico di Torino e l’Istituto Mario Boella sono dunque ora pronti a sperimentare i prototipi di navigatori satellitari Galileo realizzati nei loro laboratori, per tutte le applicazioni possibili.
Una grande opportunità che il nostro Paese potrà sfruttare per essere all’avanguardia nel campo della navigazione satellitare, che è ritenuto un settore in espansione non solo in ambito scientifico, ma anche con ricadute positive sia per i servizi al cittadino (trasporti, logistica, sicurezza personale, agricoltura di precisione…), che per le imprese che svilupperanno tecnologie e servizi basati sulla posizione.
Galileo permetterà agli utenti di determinare, con estrema precisione, la loro posizione nel tempo e nello spazio, in modo ancora più preciso ed affidabile del GPS.
Sarà compatibile e, per alcuni servizi, interoperabile col GPS e con il sistema russo Glonass, pur rimanendo indipendente da essi.
Dopo il completamento della costellazione satellitare, i primi servizi Galileo partiranno nel 2014: l'Open Service (il servizio aperto e gratuito), il Public Regulated Service (il servizio pubblico regolamentato che garantisce che servizi come la polizia e le ambulanze continuino a funzionare anche in momenti di crisi) e il Search-and-Rescue Service (il servizio di ricerca e salvataggio per i casi di emergenza, ad esempio una barca dispersa in mare).
Successivamente, verranno introdotti un servizio commerciale e un servizio per la sicurezza della vita umana, per l'autenticazione di dati con la massima precisione per l'utilizzo in applicazioni vitali quali il trasporto aereo e ferroviario.
Sito Web del gruppo con i risultati scientifici: www.navsas.eu.
La notizia su GPSWorld Magazine
www.gpsworld.com/first-galileo-only-position-fix-performed
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