Tantissimi i giovani e non per le iscrizioni online ai 
colloqui di Io Lavoro, in programma fino a sabato 16 marzo nella nuova 
sede dello Juventus Stadium.
La casa del club bianconero è così diventata la sede dell'iniziativa promossa dalla Regione, finanziata dal Fondo sociale europeo ed organizzata dall'Agenzia Piemonte Lavoro per fare incontrare la domanda e l'offerta di occupazione.
La casa del club bianconero è così diventata la sede dell'iniziativa promossa dalla Regione, finanziata dal Fondo sociale europeo ed organizzata dall'Agenzia Piemonte Lavoro per fare incontrare la domanda e l'offerta di occupazione.
Le 99 aziende e franchisor presenti propongono 10.000 opportunità in 
Italia ed all'estero nei settori turistico-alberghiero, ristorazione, 
sport e benessere, commercio, grande distribuzione organizzata, 
agroalimentare, Ict e digital. "Nelle scorse edizioni Il 25% dei 
partecipanti ha trovato lavoro grazie agli incontri avuti a questa 
manifestazione - sottolineato l’assessore regionale al Lavoro, Claudia 
Porchietto - Vogliamo offrire servizi sempre più efficaci alle imprese 
ed alle persone in cerca di lavoro ed ampliare la gamma dei settori in 
funzione delle reali opportunità di mercato”.
Tra le novità, l'avvio della collaborazione con Slow Food e 
l'Università di Scienze gastronomiche: "La crisi sta producendo un 
cambio epocale - annota Porchietto - E ci dice anche che bisogna 
rivitalizzare quella gran parte dell'artigianato alimentare che 
l'Italia, con poca visione, ha abbandonato: è un atout importante per la
 nostra economia".
Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e l’assessore Porchietto dicono: “C'é tutto un mondo da
 riscoprire per rilanciare l'economia reale e ricreare posti di lavoro 
persi: l'agro-alimentare e i vecchi mestieri artigiani legati ai 
prodotti delle terra - ha detto Petrini nel corso dell’incontro dedicato
 alle opportunità di sviluppo per l’occupazione nel settore 
agroalimentare - La situazione di crisi che il nostro Paese vive spinge i
 giovani verso la necessità di mettersi in gioco per forza. 
Il ritorno 
alla terra e al cibo è un’opportunità che sta recuperando valore e 
dignità, tenendo presente che l'economia che ruota attorno al cibo ha maturato negli anni un approccio complesso e multidisciplinare”. C'è una forte motivazione che potrà fare riemergere l'Italia e il Piemonte dalla crisi, la totale dedizione alla ricerca dello sviluppo di tutti i comparti produttivi. 
Proprio da questa convinzione nasce l'idea della 
partnership tra Io Lavoro e Slow Food - ha aggiunto l’assessore - Un 
modo per superare l'ossessione che colpisce la provincia di Torino nel 
parlare, in modo quasi monotematico, della crisi dell'auto e 
dell'industria pesante. 
Una discussione assolutamente importante, ma che
 rischia di porre in secondo piano tutti quei settori che ci stanno 
attorno e che possono offrire risposte concrete alla ricerca di lavoro 
dei nostri ragazzi. Uno fra tutti quello dell’agroalimentare che solo 
nel 2011 ha avviato al lavoro oltre 45.000 persone tramite un indotto di
 filiera di oltre 6.000 aziende
 

 
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